Le Zone a Traffico Limitato, sebbene non siano state ancora attivate, hanno recentemente canalizzato l’attenzione dei media locali e di molti palermitani. Dopo averle in qualche modo presentate e spiegate con dovizia di dettaglio, per completezza di cronaca, abbiamo chiesto a una delle associazioni che ricorreranno legalmente contro questo provvedimento, di spiegarci le principali ragioni che stanno alla base della loro contrapposizione. Vi proponiamo di seguito il contributo personale di Massimo Merighi, presidente dell’Associazione Bispensiero, per consentire ad ogni lettore di realizzare la propria idea sulla vicenda:
Qualcuno forse si sarà chiesto chi saranno mai e cosa diavolo vogliano ottenere quei cittadini che nel 2008 con Cammarata e oggi con Orlando, appena c’è una ZTL a pagamento subito si mettono a organizzare ricorsi collettivi al TAR. Qualcuno, in realtà, ce l’ha chiesto: Mobilita Palermo, un’associazione che, come Bispensiero (che rappresento), si è molto impegnata negli anni sul fronte della mobilità a Palermo. Proverò a soddisfare questa curiosità.
Sono palermitano, tutto sommato rimango un musicista, ho 45 anni e ho vissuto la maggior parte di questi a Palermo. Eccezion fatta per alcune parentesi brevi. Come quella in cui ho avuto, da palermitano, lo shock di risiedere per un anno in Svizzera.
Per brevi periodi di vacanza, poi, ho avuto la possibilità di visitare alcune fra le più moderne e amate città d’Europa, come Parigi, Londra, Barcellona…
Cosa sia la mobilità sostenibile, cosa sia la modernità in fatto di trasporti, cosa sia il rispetto per le regole del Codice della Strada, quindi, l’ho potuto sperimentare ed apprezzare per bene.
Le ZTL, come anche le pedonalizzazioni, sono misure pacificamente accolte e arci-sperimentate in questi posti. E non sono certo pensate come mero rimedio all’inquinamento. Il loro scopo è anche e direi soprattutto quello di salvaguardare la bellezza dei centri storici, di farli fruire comodamente e liberamente, di valorizzare il patrimonio immobiliare, di far crescere le attività commerciali, di sviluppare il turismo… ecc.
E’ per questo che mi viene l’orticaria, per non parlare della rabbia che mi sale, ogni qual volta un politico che amministra la mia città, Palermo, che sia stato fra i sodali di Cammarata o sia fra quelli attuali di Orlando (c’è un buon numero che nel 2008 apparteneva al primo insieme ed ora appartiene al secondo) tenta di giustificare e motivare certe misure di limitazione della circolazione dei mezzi di trasporto privati, paragonandole alle stesse misure adottate in altri contesti, elevati a modello di civiltà.
Nel 2008 decisi di contrastare l’ordinanza del Sindaco Cammarata, che istituiva una ZTL a pagamento. Raccolsi circa 130 cittadini contrari come me e presentai un ricorso collettivo al TAR. Vincemmo in meno di un mese. Fu un successo e un risultato positivo per la città, che non avrebbe tratto alcun beneficio da quel provvedimento, avulso com’era da qualsiasi logica di programmazione, tanto che il TAR lo bocciò proprio per la mancanza di questo prerequisito essenziale: la logica di una programmazione misurabile scientificamente nel tempo in relazione alla sua efficacia rispetto alla finalità dichiarata (l’inquinamento atmosferico, dicevano, come oggi nuovamente dicono). Lo chiamano PUT questo prerequisito. Così lo chiamano gli esperti. E sono gli esperti, non i politici, quelli che devono redigerlo, iscritti in un apposito albo, vincitori di un pubblico concorso per titoli, come prevede la legge.
Quella sentenza storica non fu un successo, né un risultato positivo per il sindaco Cammarata. Né per la società TD Group, che non si capiva in base a quali criteri di evidenza pubblica fosse stata scelta per incassare i proventi dei pass che consentivano a chiunque pagasse di inquinare liberamente. Per loro non fu un bel giorno, quel giorno.
Ormai, acquisito il fatto che senza quel presupposto, il PUT, non si sarebbero potute in alcun modo istituire le ZTL, meno che mai a pagamento, i politici che amministravano Palermo si ritrovarono senza questa facile copertura per le loro esigenze di fare cassa ai danni degli automobilisti.
Senza un progetto che indirizzi e orienti la domanda di mobilità dal trasporto individuale privato verso quello pubblico, ogni limitazione della domanda di mobilità non può che essere un abuso.
Non è solo una direttiva del Ministero dei Lavori Pubblici a definire questa obbligatorietà dell’alternativa secondo quanto la legge dispone, non è solo il buon senso a ritenere scontato tutto ciò, se perfino il Presidente della Repubblica, l’ultimo dell’anno, a pochi giorni dall’emanazione della delibera Consiliare del 24 dicembre scorso, ha tenuto a precisare, a reti unificate, questa che per molti è una ovvietà, tranne che per quelli che non possono certo ammetterlo, avendo la necessità di fare cassa e di farlo in fretta.
Le direttive del Ministero sono chiare. Lo erano nel 2008, quando però non c’era stato un pronunciamento del TAR. Lo sono a maggior ragione oggi e ancor più a Palermo, la città che fu sede di quel pronunciamento.
E a nulla vale il fatto che, a differenza di allora, oggi esiste un PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano). Un PGTU vecchio ed obsoleto, risalente nei contenuti all’era Cammarata, approvato ed adottato, come una “minestra riscaldata”, dal Consiglio comunale nell’ottobre del 2013. Il PUT non è il PGTU. Il PGTU è solo una prima fase generica e di indirizzo del più ampio Piano Urbano del Traffico che la prevede e alla quale devono obbligatoriamente, per legge, seguire le fasi di progettazione di dettaglio: quella particolareggiata e quella esecutiva.
Ed è perfino logico. Non è un “bizantinismo”, per dirla con l’assessore Giusto Catania, che ogni volta che si scende sul tecnico tenta di buttarla in caciara. Si tratta di una ovvia esigenza di misurazione nel dettaglio dell’efficacia delle misure previste rispetto agli scopi che si intendono raggiungere. Misurazione che deve effettuarsi in relazione a specifici ed appositi studi tecnici, previsti dalla legge. La tariffazione, come disincentivo al trasporto privato individuale, può essere effettuata solo qualora si sia verificato che tale provvedimento si rende effettivamente necessario per il raggiungimento degli obiettivi del Piano urbano del traffico. Di tale verifica deve, inoltre, essere data documentazione di uno specifico paragrafo della relazione tecnica che accompagna il PUT. Questo dice la legge.
Se volessimo entrare ancor più nel dettaglio dei “bizantinismi” previsti dalla legge all’interno del PUT, dovrei scrivere pagine e pagine che nessuno leggerebbe. Purtroppo i giudici del TAR saranno costretti a farlo. Me ne dispiace, mi vorranno scusare, ma non c’è altro modo.
Non c’è altro modo, finchè non si comprenderà che la quinta città d’Italia ha bisogno di una classe dirigente, non solo politica, all’altezza della situazione che sappia progettarne la mobilità e che possa definitivamente guarirla da quella famigerata “piaga del traffico”, e del relativo inquinamento, così come perfino nei film comici viene rappresentata.
Questo è lo scopo principale del ricorso collettivo di allora e di quello di oggi (promosso stavolta oltre che da Bispensiero, anche da Vivo Civile). Dotare la città di un progetto serio della mobilità che ci porti ad abbandonare sul serio, per convenienza, l’uso del mezzo privato di trasporto, prediligendo il sistema pubblico dei trasporti.
Ma ci sono altri motivi “in diritto” che saranno sollevati al tar, non meno importanti.
Come il fatto che si inserisca la tariffazione delle ZTL all’interno di un contratto di servizio approvato in extremis per affidare la gestione del nuovo Tram all’AMAT, azienda nota per i suoi disservizi, oltre che per i problemi di bilancio, che non possono certo essere risanati istituendo una sorta di malcelata, anzi, perfino spudoratamente dichiarata tassa, per risanarne l’economia e salvarla da un probabile fallimento. Ci sarebbero altri modi per intervenire su quella patata bollente, che non siano l’istituzione dell’ennesimo balzello.
E non è anche questo un motivo valido, quello tributario, per chiedere a un tribunale competente un parere definitivo su questa “creativa” forma di tassazione? Se un cittadino fosse libero di pagare una tariffa, e di non usare la propria auto per transitare in un’area sterminata qual è quella definita nelle ZTL 1 e 2, che comprendono gran parte del centro abitato, senza la possibilità di essere attraversate da arterie principali, come invece dovrebbe essere per consentire la libertà di scelta fra pagare e non pagare; se non si fosse di fatto costretti a pagarla, questa tariffa, non potremmo dire di trovarci di fronte ad una vera e propria tassa. Il fatto di essere di fatto costretti a pagarla, fatto sul quale il Comune conta proprio per raccogliere l’economia necessaria alla gestione del Tram ed alla ricapitalizzazione dell’AMAT, ci induce a sostenere che non di tariffa si tratti, ma di una vera e propria tassa. Sarà il giudice, quindi a dirci se abbiamo ragione anche su questo, e quindi a bocciare questo provvedimento anche per questo motivo. Le tasse devono infatti rispondere a precise norme. Non ci si sveglia al mattino e si impone una tassa senza rispettare le relative leggi in materia tributaria. Se passasse questo “modello” si costituirebbe un pericoloso precedente per tutti gli enti locali in crisi (la maggior parte) e si giungerebbe al paradosso che un automobilista dovrebbe pagare una tassa di 100 o più euro (chi lo stabilisce?) per ogni comune nel quale vuol circolare con la propria auto.
Ecco perché è necessario fermare questa follia.
Ma a questo punto è necessario che mi fermi anch’io. Se volevo soddisfare la curiosità di coloro che desideravano conoscere le ragioni di tanto affannarsi per contrastare al TAR le ZTL avrei certo dovuto, e sarebbe stato preferibile, essere più breve e sintetico. Spero di non aver sortito l’effetto contrario, scoraggiando i curiosi con una eccessiva lunghezza.
Col TAR, purtroppo, la brevità non sarà possibile. Speriamo che, come nel 2008, sia “breve” e rapida almeno la sentenza.
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Era doveroso consentire a tutti i lettori di conoscere anche questa faccia della medaglia, poichè in una vicenda delicata come questa che si sta delineando, è indispensabile informare e ascoltare tutti gli interventi sul tema. A tal proposito, saremo ovviamente ben lieti di accogliere eventuali risposte alla presente della controparte o di chi vorrà contribuire ad un dibattito pubblico e costruttivo.
Mettere soldi o meglio “ricapitalizzare” l’Amat è come continuare a mettere olio in un motore fuso. Non serve a niente. Bisogna riparare prima il motore, ossia riorganizzare la struttura dei costi di questa società pubblica.
giusto!!! queste aziende andrebbero tutte privatizate, specialmente quelle a capitale misto pubblico-privato!!!
I privati vogliono essere pagati per il servizio.
io vedo in queste iniziative il preciso volere di inventare altri balzelli camufati da tariffe x accedere a un servizio che nn essendo tasse vere e proprie vengono gestite in altro modo, in pratica ti trovi obbligato a pagare pena il rischio di una multa mentre con le tasse se nn li paghi nei termini di legge rischi solo una piccola sansione e il rincaro nei rispettivi tassi di interesse, quindi se ti trovi davanti un vigile che ti contesta il mangato pagamento nn puoi rispondere “guardi paghero il più presto con i dovuti interessi” ma ti becchi una mega multa. In oltre mi chiedo ma se pago cosa ottengo di servizio??? nulla solo di fare qualcosa che prima facevo senza pagare…..
Lio Settantasei, noto che lei partecipa sempre alla discussioni sulle Ztl e sulle aree pedonali, esprimendo la sua ferma contrarietà. Ovviamente le riconosco il diritto di pensarla come vuole e di esprimere ciò che ritiene motivante.
Tuttavia osservo che le ragioni che lei manifesta vertono frequentemente, per non dire “sempre”, sul fatto che lei non vuole pagare e ha difficoltà ad arrivare a casa con la macchina, quindi sul denaro e sulla “comodità” ( ricordo che 100 euro all’anno in ogni caso sarebbero 27 cent al giorno).
Ciò che mi preme sottolineare è che esiste invece un nutrito gruppo di persone, il cui numero cresce esponenzialmente, che ha un’idea alta di città e sogna una Palermo che torna finalmente a manifestarsi in tutta la sua bellezza; un’idea di città che al centro pone il bene collettivo e non il proprio, mero, interesse personale.
Due visioni diverse del vivere insieme; due visioni diverse di Palermo.
Le dico in tutta franchezza, e senza sentirmi arrogante, che la mia visione di Palermo è molto più bella della sua.
Bravo
nn capisco xche sottolinei il mio partecipare a queste discussioni, forse ho meno diritto di te nel partaciparci???
innanzitutto pare nn hai capito lo spirito che muove questo ricorso al tar da parte di queste associazioni, che vengono mosse nn dalla ricerca di cavilli ma si muovono in risposta alle sempre piu spesso inlegali iniziative del comune che come altre istituzioni spesso agisce ingnorando o eludendo le leggi dello stato e la sua costituzione.
quello che chiami “comodità” io lo chiamo diritto di muoversi liberamente in casa propria.
tutta la questione di liberare dal traffico le zone artistiche e monumentali sono un emerita cavolata visto che l’enorme ztl che vuole fare il comune comprende in grandissima parte zone della città che nulla hanno di storico o artistico.
pagare 100€ in unica botta sono qualcosa di poco conto x te a quanto pare ma mi dicono, ma nn ne sono certo, che nn tutti possono permetterselo!!!
io penso ad esempio fare un referendum sull’argomento sarebbe di aiuto x capire in che tipo di città si voglia vivere
nel frattempo dicono i sondaggi che la popolarità di Orlando sia crollata, chissa come mai….
ps: perdonami se nn ti ho dato del lei ma lo trovo ridicolo tra frequentatori della stessa comunità, seppur virtuale
Lio, ormai hai capito che ti voglio bene, però stavolta concordo con Athon…a volte i cambiamenti veri passano anche da disagi condivisi, come in questo caso…poi non importa che il sindaco e altri abbiano dei meri fini economici, ma dobbiamo comprendere che se anche il fine non è nobile, lo scopo lo è…sarebbe bello finalmente condividere una città fantastica come Palermo, libera dall’incubo del traffico e del brutto a cui le auto contribuiscono…e anche se il provvedimento ZTL non è la soluzione migliore, forse potrebbe essere un buon inizio…con affetto 😉
in ultimo un aspetto importante…se anche l’auto è un bene a cui alcuni “non” possono rinunciare, cosa dire della nostra salute?? forse qualcuno può rinunciarvi per la comodità altrui?? 😉
carisimo peppe ti informo che malgrado le apparenze tutti gli studi scentifici dimostrano che ztl e robe somili nn portano nessun beneficio di nessun genere ne ambientale, ne sociale, ne economico ne altro….
servono solo x far cassa al comune e dare una illusione di far qualcosa di utile, illusione alla quale cascano molto bravi cittadini come immagino sia tu.
Lio Settantasei, immagino che neanche le isole pedonali portino qualche beneficio, economico, sociale, commerciale e di vivibilità. Infatti proprio per questo, recentemente, 103 commercianti di via Maqueda (su 104) hanno scritto al Comune per chiedere in coro che via Maqueda sia pedonalizzata definitivamente… quindi chiusa eternamente al traffico! Non solo loro ma anche i commercianti di altre vie, evidentemente “invidiosi” dei loro colleghi di Via Maqueda. E pensare che fino all’anno scorso facevano la guerra per impedire ciò che oggi invece chiedono possa diventare definitivo.
È sorprendente constatare come in pochissimo tempo le parti si siano invertite: al Comune, oggi, a differenza di quanto accadeva fino a poco tempo fa, quando ancora i commercianti si opponevano, sono costretti a dire di no alle tante richieste di pedonalizzazione che arrivano.
Mi auguro non ne risenta la gestione del tram, sarebbe imperdonabile!!! E non sarebbe colpa del Comune
Se dovesse risentirne il tram che e’ un GIOIELLO sarebbe da CRIMINALI ! Maledette le automobili e chi lòe ha inventate ! sono la ROVINA delle citta’ Porca miseria !
Chi si ostina a camminare per forza di abitudine in automobile e’ SACROSANTO CHE PAGHI !!!! Basta ora con le prepotenze degli automobilisti !!! Basta !!!
Chiudere il centro storico ci sta, ma prima tra tutti a NON entrare devono essere i residenti.
No alle ztl, si alle aree pedonali chiuse.
Sono favorevolissimo all’introduzione delle due grandi Ztl, e ovviamente a pagamento, come d’altra parte sono a pagamento a Firenze, Bologna, Piacenza, Torino, Napoli, Padova etc…etc…
La ragione principale del mio essere a favore trova la radice, come ha giustamente sottolineato Massimo Merighi, nell’idea che un centro storico meraviglioso come quello di Palermo merita di essere reso un museo a cielo aperto.
Temo tuttavia che, almeno nell’imminenza, qualche problematica legislativa in rapporto all’istituzione delle Ztl potrà davvero determinarsi.
Il Cds, art. 7 comma 9, stabilisce che tutti i centri abitati con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti debbano obbligatoriamente dotarsi del Put, quindi del Piano Urbano del Traffico. Questo va aggiornato ogni due anni.
Le Direttive ministeriali indicano l’articolazione della pianificazione del traffico urbano in tre livelli di progettazione, quello generale (Piano generale del traffico urbano – P.G.T.U.), quello di dettaglio (Piani particolareggiati del traffico urbano – P.P.T.U. ), quello attuativo (Piani esecutivi del traffico urbano – P.E.T.U.).
Palermo al momento si è dotata del Pgtu, approvato a fine ottobre 2013. Il problema è che da allora non è mai scattata la seconda fase, quella dei Pptu (Piani particolareggiati del traffico urbano). L’ultimo step, quello dei Piani esecutivi del traffico urbano, invece non è così decisivo, nel senso che è solo cacofonico rispetto il Pgtu e i Pptu. Infatti con “Piani esecutivi del traffico urbano” si intende soltanto l’entrata in vigore delle diverse novità.
La situazione di oggi differisce un po’ rispetto quella che vide bocciare le Ztl da parte del Tar nel 2008 perchè allora Palermo non aveva nemmeno il Pgtu.
Il Pgtu è però, come dicevo, soltanto il proprio stralcio, implicazionale, del più compiuto Put.
Dunque le domande aperte sono:
– Il Tar riterrà il Pgtu sufficiente per istituire le Ztl?
– Darà una bocciatura netta, impedendo che vengano istituite le Ztl e rimandando la questione a quando il Put sarà completo?
-Permetterà di istituire già da ora le Ztl ma imporrà al Comune di approvare entro un limite di tempo stabilito anche i Pptu?
Io confido nella terza possibilità.
A me francamente che questo rappresentante di tale associazione faccia giri di parole per arrivare andare tangenzialmente al nocciolo della questione: non vogliono pagare e vogliono essere liberi di “trafficare” per il centro.
Abilità nel trovare il cavillo, ma non di contribuire a una proposta seria e meno stringente delle targhe alterne.
Il problema è che quando si tratta di ostacolare, mettere i bastoni fra le ruote e cercare di creare involuzione, queste associazioni fioccano come nulla. Quando si tratta di fare proposte serie per un miglioramento generale della qualità di vita, ecco che solo poche realtà si fanno avanti.
Bloccate le ZTL, bloccate i lavori del passante, vi lamentate del tram, dell’anello ferroviari, delle pedonalizzazioni. Si pretende una migliore infrastruttura di mobilità pubblica senza che si crei disagio.
La ZTL indubbiamente vuole monetizzare, ma disincentivando (e comunque di base proibendo a determinate categorie a prescindere di entrare) l’uso del mezzo privato, il mezzo pubblico non può che migliorare. Ma fino a quando rimarrà questa mentalità, ciò arriverà sempre più a rilento.
Giuseppe Comito, purtroppo temo che un fondamento giuridico nel discorso di Massimo Merighi sia ravvisabile per davvero.
Tuttavia ad un certo punto, nell’esposizione delle ragioni che chiariscono la contrarietà alle Ztl, fa anche riferimento al “buon senso”. Allora mi auguro che il Tar abbia buon senso e non accolga il ricorso dell’ Associazione Bispensiero.
Come scrivevo nel commento sopra, il Tar potrebbe infatti permettere l’istituzione delle Ztl, sin da adesso, chiedendo però al Comune di approvare entro una certa data anche i Pptu, per completare il Put.
D’altra parte le leggi (…e i cavilli burocratici) sono fatte per gli uomini, non gli uomini per le leggi. Il che non significa che gli uomini non debbano rispettare le leggi, bensì che queste vanno applicate sempre col buon senso e mantenendo sempre come fine il bene collettivo degli uomini.
Comunque, se il Tar dovesse invece accogliere in toto il ricorso, attenendosi rigidamente alle disposizioni legislative, mi auguro che il Comune di Palermo rediga quanto prima anche i Pptu, attivi immediatamente le Ztl e tolga finalmente e definitivamente a chiunque la possibilità legislativa di esprimere una qualche contrarietà.
Propongo infine una citazione di Dacia Maraini:
«La bellezza di Palermo non è solo un fatto estetico. È capacità di riflessione filosofica. Non a caso la filosofia è nata in Sicilia. E si sente, ancora oggi. Ieri mattina, parlando con i ragazzi di un liceo, sono rimasta colpita dai loro ragionamenti. Purtroppo, da queste parti tale capacità si trasforma spesso in bizantinismo e si deforma. Bizantinismo, più pessimismo…» .
Il senso del tuo discorso lo avevo già ravvisato nel precedente commento. Il fatto che possano “avere ragione” solo per questioni meramente di forma che di sostanza la dice lunga sul perché i progressi tardino. Io avrei potuto capire delle proposte di migliorie o integrazioni alla ztl, ma cavalcare l’onda per scopi personali in cui si dice no a prescindere senza proporre un’alternativa, fa già ben capire la natura di certe associazioni.
Molto presto si arriverà a un sistema integrato che consentirà alle persone intelligenti di usare solo i mezzi pubblici, e ai fessi di continuare a buttare circa 2000 euro di benzina all’anno. Vorrei dire a questi ultimi che dovrebbero risarcire i malati di cancro causati dalle loro schifose abitudini , altro che 100 euro all’anno!
si ok ma come risolvi l’assurdità del tram che viene pagato dai soldi della ztl???
se i fessi di automobilisti dicessero, basta fare i fessi vendiamo tutti le auto, nessuno pagherebbe la ztl e il tram resterebbe senza finanziamento!!!
ahhh prima che lo citi fatti il conto che quando si paga il biglietto x il tram lo si finanzia solo una minima parte, potra sembra assurdo ma è cosi!!!
Se tutti lasciassero la macchina in garage e si muovessero con i mezzi pubblici non ci sarebbe deficit.
spero cheun giorno lo si possa fare, vendere l’auto. almeno la seconda auto. siamo il paese più motorizzato al mondo, e palermo è la città più trafficata d’europa. servono provvedimenti drastici per difendere la salute pubblica. le malattie respiratorie costano alla società molto di più-
Lio76, ti faccio notare che se nessuno usasse la macchina, tutti si muoverebbero principalmente usando bus/tram pagandone il biglietto o abbonandosi.. La ZTL costa 100€ l’anno… un abbonamento costa 300€… MAGARI tutti lasciassero a casa le auto e usassero i mezzi!!!!
Ben venga la ZTL ma solo a precise condizioni, ovvero:
-si parla di istituire la ztl per ridurre l’inquinamento… se pago la mia macchina non inquina più? mi sembra un’assurdità!
-in tutte le città sopra elencate sono previsti parcheggi ai limiti delle aree, cosi da poter lasciare il veicolo e poter prendere i mezzi)… ricordiamo che quasi tutte le “strisce blu” sono illegali e che dovrebbero essere previste ogni “x” zone a pagamento, altrettante zone parcheggio gratuito;
-rafforzare i mezzi pubblici… qui si è fatto il contrario sopprimendo 34 linee e lasciando le periferie senza collegamenti;
-bisogna sempre ricordarsi di chi lavora perchè le varie attività per rifornirsi di merce hanno la Necessità di usare auto, furgoni etc;
-la nostra bella città dovrebbe VIVERE di turismo e qui imponiamo una tassa pure per i bus turistici e soprattutto non forniamo alcun servizio di assistenza (ne è la prova il video di una ragazza australiana che ha trovato tutti i punti “assistenza” chiusi.
e potrei ancora continuare…
Insomma senza tutti questi requisiti non si può pensare ad attivare una ZTL che non dà alcun beneficio alla città ma che in compenso, pensa soltanto a risanare un’azienda ormai marcia.
Il palermitano non si schioda facilmente dalle sue “comodità” ma se chi governa ci mette nella posizione di non replicare a nulla perchè mette a disposizione tutti i servizi necessari allora non avrebbe alcun motivo per continuare a lamentarsi.
Sig. Merighi
ha parlato di cavilli, regole, norme, bizantinismi ed ismi vari, ma non è ancora chiaro qual’è il progetto suo, cosa intenda per elevare Palermo e soprattutto come farlo. Ci sono solo dichiarazioni d’intenti.
L’Italia soffre da tempo di un’eccesso di normazione, ciò che è semplice diventa complicato, chi è “contro” ha sempre un motivo per ostacolare il percorso di chi governa, fregandosene della volontà democraticamente espressa nei democratici consessi. Glielo dice uno che con le leggi ci lavora. E’ il segno di un mondo decadente anche culturalmente.
Mi piacerebbe aver tempo per studiare la materia, ma la mia occupazione ahimè – o anzi per fortuna – me lo impedisce. Però so solo che dopo decenni, dopo il sacco di Palermo, si è finalmente realizzato qualcosa di importante, di unico e di grande, un sistema di mobilità integrata che comprende pure le ZTL: qualcosa che non saccheggia Palermo, ma le rende molto. Al costo di 100 € annui, irrisori rispetto al valore reso in termini di qualità della vita, di aumento dei valori immobiliari e di rilancio del commercio, perchè è questo ciò che produrrà l’intero pacchetto di misure ed interventi. Non è comprensibile perchè si debba provare a gettare tutto a mare poiché un certo tipo di palermitano deve scorazzare in auto gratis e liberamente al centro.
E allora un po’ più di buon senso non guasterebbe. Ed infine… se i palermitani (come lo è pure lei) ce la finissero di sparare a zero per principio, contro le proprie realtà, in questo caso AMAT, forse tutti e dico tutti ne risentiremmo in termini positivi.
Una chiosa a margine: le posizioni di Catania sono chiare a tutti, sono le posizioni di parte dell’ opposizione che non si sono comprese, io ho sentito solo caciara da quel lato. Magari se non ne avessero fatta ma fossero stati non dico collaborativi, ma solo propositivi, forse Palermo avrebbe un provvedimento migliore di quello esitato.
Orazio, condivido in pieno il tuo discorso.
Fenechyg, non è che la macchina non inquina più se paghi; semmai chi non vuole rinunciare a muoversi con la propria macchina nel centro storico, paga per l’inquinamento che produce. I termini della questione vanno invertiti: non è che “chi paga non inquina più”; semmai è che “chi inquina, paga”. Ad ogni modo l’introduzione dei pass a pagamento non può che scoraggiare l’uso delle macchine, che dunque inevitabilmente si ridurranno di numero nelle Ztl.
Per i parcheggi, negli ultimi anni ne sono sorti di nuovi. Penso per esempio al parcheggio multipiano del Tribunale, con più di 800 posti auto. Peccato che ancora rimanga mezzo vuoto. Se la gente non ne usufruisce, la colpa di chi è? Ad ogni modo resto sempre favorevole all’idea di creare eventualmente nuovi parcheggi attorno al centro storico.
Per i mezzi pubblici, come si può sorvolare del tutto sul fatto che è stata recentemente attivata la rete tranviaria, di cui le persone stanno usufruendo più di quanto si era stimato? Tra l’altro è solo il primo di tutta una serie di progetti: i cantieri per l’Anello e il Passante ferroviario sono aperti; nel piano generale “Palermo 2025” è prevista la realizzazione di altre tre linee tranviarie e della metropolitano automatica leggera; proprio in questi giorni Palermo ha ottenuto 332 milioni di euro che serviranno soprattutto per le infrastrutture della mobilità.
Sul discorso che le attività commerciali hanno spesso la necessità di trasportare la merce con auto, furgoni etc…etc…, questo non è un problema insormontabile. Per esempio nelle Ztl a Firenze, i furgoncini delle attività commerciali possono accedere in una fascia oraria di apertura giornaliera per le operazioni di carico e scarico che va dalle 7:30 alle 9:00.
Per quanto riguarda i parcheggi, quello del tribunale è fatto veramente bene e ho avuto modo di provarlo…. peccato che è in piena ztl…
Palermo ha bisogno ORA dei servizi e non nel 2025…
Per l’ultimo punto concordo… ma qui si parla di h24.
Faccio notare una cosa: i residenti hanno la possibilità di accedere alla ztl con qualunque veicolo (anche euro 0) e proprio nella zona più interna, ovvero quella della ztl1, c’è il maggior numero di auto “vecchie”…
Le sue risposte mi sanno più di campagna politica che altro perchè, come vede, siamo qui a dire che non è sbagliata di per se il concetto di ZTL ma è il come si applica il problema
Ma non si può creare tutto d’un colpo. Si tratta spesso di cantieri importanti che inevitabilmente possono essere realizzati solo poco per volta, nel tempo. Ad ogni modo “Palermo 2025” è solo la denominazione che è stata data al nuovo piano regolatore generale, non una data.
Secondo me, portare avanti discorsi che insistono sulle cosiddette “priorità” ( che per qualcuno saranno alcune cose, per altri saranno cose diverse, e sono quindi sempre alquanto relative) e sul fatto che “prima di fare una cosa bisogna realizzarne un’altra”, crea solo circoli viziosi, o come di solito si dice “il cane che si morde la coda”, condannando all’immobilismo.
Si chiama benaltrismo, che un’attitudine che si manifesta con discorsi del tipo “ci vuole ben altro”, “le priorità sono altre”, “prima di fare questo occorre fare quest’altra cosa” etc…etc…
Io dico: che si attivino intanto le Ztl. Tutto il resto sarà migliorabile e verrà da sé poco per volta.
Le priorità sono i servizi e quelli sono carenti. Il circolo vizioso si elimina quando si fanno dei piani ben dettagliati e guidati dal buon senso e dal bene comune… questi sono fatti solo per risanare un’azienda fallita e per non restituire 300 milioni più interessi alla comunità europea!
Spiegatemi come fanno le persone che lavorano di notte, ad entrare ed uscire dal centro se servizi notturni praticamente non ce ne sono (ad eccezione di quelle 2 navette che comunque ad un certo orario non passano più)…perchè la notte c’è gente che lavora non solo chi si diverte ndr.
Se tutto venisse fatto con criterio, solo i deficienti si lamenterebbero!
Parcheggio Tribunale: “Se la gente non ne usufruisce, la colpa di chi è? ” La colpa è dei parcheggiatori abusivi e della gente che a loro si affida, posteggiando la macchina nei luoghi più improbabili, in barba a qualsivoglia cartello di divieto di sosta; la colpa è di taluni vigili che fischiettando guardano il cielo, mentre sotto il loro naso avvengono le grandi manovre dei signori parcheggiatori. La colpa è infine dello Stato, a tutti i livelli inteso, che non è capace di fare rispettare la legge.
A volte si parla per sentito dire
Praticamente ogni giornoverso le 10 il parcheggio del tribunale è esaurito
Il parcheggio del tribunale alle ore 10 è quasi sempre esaurito.
Ma nessuno si pone la domanda se i vari piani sono obbligatori perchè il comune non li ha predisposti?
Bispensiero…..mah…sarà!
Dal loro sito non si capisce bene chi sono e cosa vogliono…
L’unica cosa chiara è che vogliono non pagare e continuare a fare i loro porci comodi con loro automobilina fiammante senza pagare un centesimo.
La verità è che, ad occhio, mi pare proprio che questi siano come la muffa dentro l’armadio…difficile da estirpare, dannosa…ma destinata inesorabilmente a sparire…per fortuna nostra
Va bene tutto questo giro di norme leggi cavilli etc. etc. Possibilmente sono reali, ma il Tar ci dara le risposte.
Ma a parte questo, l’associazione in questione, cosa propone in alternativa? Il problema posto sarebbe stato posto in ogni caso, o solo perchè mancano rispettivamente la seconda e terza fase del Put?
A me come a molti di voi, pare sempre e comunque un mero tentativo di attaccarsi a qualsiasi tipo di cavillo burocratico e non, per non pagare e rimanere comodamente seduti nelle auto.
Questa è la dimostrazione, che in determinate situazioni, il popolo purtroppo non và pienamente ascoltato. Per certi provvedimenti impopolari ma giusti, bisogna fare così.
In punta di piedi chiedo,
ma è legale far pagare i residenti?
Cioè perché chi abita in una zona X della città ha la libertà di raggiungere gratuitamente la propria abitazione in auto, invece chi abita in un’altra no?
Non sarebbe una tassa fortemente discriminatoria? Ad intuito sembra una cosa molto illegale, un po’ come se i residenti dovessero pagare le strisce blu sotto la loro casa.
Altra cosa che mi viene in mente sempre ragionando per buon senso,
per istituire una ZTL deve essere garantita la raggiungibilità dei luoghi, quindi visto che la sera non ci sono autobus e per i festivi sono fortemente ridotti, parliamo di una ZTL h24?
Se si osservano le normative relative alle Ztl attivate in altre città italiane, si vedrà che anche i residenti pagano (tranne i disabili, totalmente esenti, come si vuole fare anche a Palermo). Rispetto gli altri, i residenti hanno solo qualche agevolazione in più (a Palermo per esempio assieme al pass avranno anche un abbonamento gratuito annuale ai mezzi del trasporto pubblico cittadino). Addirittura nelle Ztl di Milano si paga pure per le macchine d’epoca, che a Palermo invece potranno accedere liberamente nelle Ztl.
In generale, se si vuole una città migliore, qualche sacrificio va fatto da parte di tutti. La vivibilità dei centri urbani, dovunque, non è mai gratis. Ha sempre costi e regole.
Possiamo andare in vacanza per un paio di settimane in qualche città d’Europa e poi tornare e dire, con la cognizione del vacanziere mordi e fuggi: “Lì funziona tutto, isole pedonali, poche macchine, tutti i bicicletta etc…etc.. Magari fosse così anche a Palermo!”.
Ma lì non è che le cose cadono dall’alto! Se la pagano col denaro e le regole. Pure a Parigi le Ztl finanziano la metropolitana.
A Palermo invece è come se si volesse “a vutti china e a mugghieri ‘mbriaca”: si sogna la “perfezione” che c’è altrove ma senza pagare il prezzo per la perfezione, quindi senza tanti sacrifici. Questo non è possibile.
è per questo che i progetti di mobilità vanno sostenuti. si deve pretendere che palermo abbia almeno 8 linee di tram, il passante, l’anello, e speriamo anche la metro. c’è un’emergenza ambientale dovuta alle emissioni delle auto. chi abusa della macchina invade lo spazio e l’aria degli altri. chi usa i mezzi pubblici no.
Credo sia giusto contemplare agevolazioni sulla tariffa delle ztl per i nuclei familiari a basso reddito. I poveri non possono essere ulteriormente tartassati sol perchè hanno avuto la ventura di nascere e abitare al Capo o a Ballarò. Se si vogliono veramente avviare le ztl – con provvedimenti inoppugnabili a prova di TAR – si facciano le cose per bene e secondo criteri di giustizia ed equità sociale.
Ah ecco l’abbonamento gratuito mi era sfuggito, in tal caso direi che gli va di lusso rispetto ad altre agevolazioni di minor valore presenti altrove. Per l’appunto l’area C con soli 40 ingressi gratuiti annuali.
Rimane da risolvere la questione h24, e dobbiamo cominciare a pensare anche a quando e come verrà attuato il tutto.
Non c’è sentore di una gara d’appalto per la fornitura delle telecamere, meno che mai del software di gestione per l’invio automatico delle multe.
Ho il timore che anche approvate le ZTL qualcuno troverà le scappatoie.
Poi, visto che sicuramente se ne parlerà a metà anno per il 2016 la tariffa dovrebbe scendere a € 50. Non voglio credere l’approvino tipo poco prima di metà anno per costringere la gente a pagare € 100 invece che € 50.
E’ anche secondo me pacifico che questo meccanismo delle “ZTL” è mal progettato e assolutamente inutile dal punto di vista della lotta al traffico e all’inquinamento. Rimane però un problema enorme, traffico e smog altissimi a Palermo, con la bici mi tocca stare con la mascherina antismog in corrispondenza della stazione tram in via Notarbartolo perchè è sempre tutto bloccato. La soluzione è IMPEDIRE, limitando la libertà dei pigri, di utilizzare un veicolo con massa di una tonnellata fatto di acciaio per percorrere 2 Km per andare al lavoro la mattina. E’ così, molto semplice senza fronzoli, oggi il cittadino palermitano medio vuole essere “libero di fare ciò che vuole anche di prendere l’auto per percorrere 1 Km” e questo va bloccato in maniera totale, per la salute del soggetto in questione che starebbe meglio passeggiando e per tutti gli altri cittadini. Secondo me soluzione semplice: Blocco totale dell’accesso ai non residenti nel centro cittadino, e ammesso solo in orari opportuni per mezzi da lavoro, motocicli (che inquinano 1/10 rispetto a un SUV), biciclette, veicoli elettrici e naturalmente veicoli guidati da disabili. Ovviamente si lamenteranno tutti, ci saranno insurrezioni dei pigri e dei sovrappeso, ma sarà un vero bene comune. Il problema è uno: non esiste allo stato attuale un politico che ha il coraggio di inimicarsi mezzo elettorato perchè avrebbe troppo da perdere, a meno che non sia come per le ZTL, cioè per trovare un modo per evitare il tracollo delle casse comunali. Questo problema è evidentemente legato al sistema elettivo democratico (che ha indubbiamente tanti lati positivi) cioè come politico non mi conviene fare ciò che mi impedisce di venire rieletto anche se è per il bene di tutti o per il bene di future generazioni.
hyrius, le soluzioni ideologiche non servono a niente. Allora rottamiamo le auto e istituiamo il coprifuoco. Mannaggia, sono stato a Madrid 4 milioni di abitanti e un centro storico, a parte le grandi arterie, fatto di viuzze, e le auto circolano. Sono stato a Parigi e le auto circolano. La verità è che non esistono controlli e ognuno fa quello che diavolo gli pare. A dicembre 2014 non hanno montato il mercatino in viale Campania perché il mercoledì era la vigilia di natale. Nessun avviso. Ebbene, domenica 28 montano il mercatino in mezzo alle auto parcheggiate. Alle mie proteste, mi dicono che avevano affisso dei fogli (!) all’inferriata del giardino Terrasi, loro, i commercianti. Chiamo la polizia municipale, il telefono squilla a vuoto. Chiamo la polizia e mi dicono che è competenza della municipale. Poi hanno capito che la gente era veramente incazzata e hanno fatto uscire le macchine, ma il mercatino è rimasto lì, cosa che manco a Ciudad Juárez! il semaforo sotto il mio ufficio è perennemente attraversato col rosso fresco, e siccome dall’altra parte si passa quando vedono che il semaforo degli altri è giallo stagionato, passano pure, col bilancio di almeno un incidente al giorno. Le strisce pedonali sono invisibili, e quando visibili, gli automobilisti (per non parlare degli scooteristi) accelerano per passare prima dei pedoni. Non esistono linee di mezzeria nelle strade. La via Empedocle Restivo è un budello dove passa una sola macchina che spesso, in corrispondenza di noti bar, è costretta ad invadere contromano la corsia dell’autobus, sperando che nel frattempo da dietro non arrivi quello che la sta facendo tutta in contromano. Una volta ho fatto notare ad un vigile un ragazzo che col motorino impennava sul marciapiede di piazzale unghreria/via ruggero settimo: risposta (senza scendere dalla macchina) “caro signore, lei ha perfettamente ragione, ma vede, io dovrei ingaggiare un inseguimento e poi se lo acchiappo, magari mi becco una denuncia, cosa dovrei fare secondo lei?” . Non gli ho risposto per non farmi denunciare, anche se, visto che non era propenso agli inseguimenti, avrei potuto rispondergli e scappare. Ebbene, io sono il primo a invocare tolleranza zero, ma dividere il mondo in buoni e cattivi, bianchi e neri, guelfi e ghibellini, automobilisti (cattivi) e ciclisti (buoni) ce ne corre. Concludo dicendo che io l’auto in città non la uso proprio, il centro lo raggiungo col 101 e al lavoro (1,2 chilometri da casa) vado a piedi, visto che il 704 passa ogni morte di papa. Ma il mondo non è fatto solo di giovani ciclisti e di gente che magari può permettersi di arrivare in ritardo come me . La conclusione è che fin quando non ci saranno i servizi adeguati, non si può costringere la gente all’immobilità. Cordiali saluti.
Intanto il sig. Merighi ha avuto la sua visibilità ma non si è disturbato a dare una risposta nemmeno a chi gli si è rivolto diretatmente attraverso questo blog. E’ da questi particolari che si giudica un giocatore.
Però un miglioramento in fondo c’è stato 😉 : la giunta Cammarata ha tentato di imporre la ztl senza avere a monte il piano traffico, la giunta Orlando sta tentando di imporre la ztl con il pgtu ma senza il put chissà forse la prossima giunta saprà comprendere ed applicare correttamente la norma?
Forse è già stato detto, vanno bene le ztl purchè ci siano mezzi pubblici efficienti e parcheggi di interscambio nella cinta cittadina ma anche nei pressi delle istituende ztl come quello sotterraneo di oltre 200 posti auto al Palazzo di Giustizia, (che se a prezzi contenuti verrebbe adoperato da più persone).
Un’ultima cosa: il comune deve sempre pubblicizzare le misure sulla mobilità con cartellonistica pubblica come ha fatto durante la chiusura di alcune arterie e sta facendo ora con la presentazione della nuova rete ma anche con IDONEA CARTELLONISTICA STRADALE .
Le due ztl sono troppo grandi. Praticamente quasi tutta la città diventa “a pagamento”. Certamente non ci sarà alcun miglioramento per la salute dei cittadini. La sera ,dopo un certo orario ,ci deve essere la possibilità di andare a trovare gli amici che abitano nelle zone a traffico limitato. I mezzi pubblici non funzionano di sera e poi nessuno va a prendere un figlio che si trova dagli amici col mezzo pubblico dopo mezzanotte. Devono cambiare alcune regole e poi posso anche essere d’accordo. Per esempio bisognerebbe impedire l’uso di macchine euro zero ed euro 1..Se una macchina è inquinante lo è anche se è di proprietà di un residente.
Grandiosa Linosa! Nel tuo breve commento, che mi trova perfettamente d’accordo, ci sta tutta l’idiozia di gente incompetente (pagata da noi)! Premesso che io sono comunque favorevole alle ZTL (ma con tassa di 10 euro max) è ovvio che così come lo hanno pensato (con un solo neurone) non sarà mai reso operativo. Per cui è indubbio che tutte le correzioni che tu hai prospettato e molte altre, renderanno giusto il provvedimento.